Michelangelo Merisi adagio il Caravaggio, Amor Vincit Omnia, 1602-1603, lubrificante su quadro, 156Г—113 cm, Staatliche Museen di Berlino. AffettuositГ  scarno ГЁ Francesco Boneri, adagio Cecco, inserviente e esempio di Caravaggio

Successivo le dicerie romane dell’epoca, raccolte e tramandate da visitatori stranieri , evo il giovanissimo innamorato di Michelangelo Merisi. Fu senz’altro il adatto modello durante il piГ№ indegno di tutti i quadri dipinti dal maestro., Amor Vincit omnia, sopra cui il ragazzino, tredicenne, posa arido, impersonando affetto. Successivamente, Cecco del Caravaggio divenne per sua avvicendamento artefice di assegno. Inizialmente di scomparire nel inezie

di Cecilia Bertolazzi

C vedi del Caravaggio. Niente ancora in quanto un nomignolo attraverso anni. Di lui ci rimangono una ventina di straordinari dipinti e al momento troppi interrogativi. Ripristinare il percorso della sua cintura è appena avvenire un arnese nella ordinario: per tratti è lì, presso gli occhi, lucente e percepibile. Appresso d’improvviso sparisce, deglutito dall’acqua. Perso verso perennemente. Bensì dunque com’era trapassato d’un strappo riemerge. Di inesperto lo possiamo assistere. Un singulto di apparizioni. Un quiete e indi l’apnea e mediante essa la mancanza di una evidenza.

Poche quelle giacché puntellano la scarna profilo dell’artista, ricomposta da Giovanni Papi in passaggio del elenco a lui offerto. Una precaria, bensì suadente trattato di combinazione entro date, abbandonato due le certe, ipotesi e dettagli di un’indagine corso anni e al momento per competente, accompagnata dalla avvedutezza cosicché una cambiamento, improvvisa ritrovamento potrebbe far ribassare pezzo delle impalcature fin in questo momento erette.

Mediante tale avvertenza accostiamoci alla scuola e guardiamo ciГІ che per tratti emerge e ci racconta di Cecco del Caravaggio.

Conosciuto insieme questa anagrafe di nuovo frammezzo i suoi contemporanei, colui giacché si chiamò Francesco Buoneri ovverosia Boneri fu il più potente e affezionato accolito del Merisi. Un’ostinata dogma al principale confermata non solo dal notorietà, tuttavia persino dagli esiti della sua dipinto, ne fa un poeta dalla forte personalità, influenzata ed dal recupero di Savoldo interessante nelle alchimie luministiche e nella pena neocinquecentesca della spiegazione degli abiti. Caratteristiche rintracciabili nell’Andata al travaglio, nel Martirio di san Sebastiano, nella Resurrezione, nelle Maddalene oppure nell’Amore al principio. Un pugno di opere dalla data problema giacché custodiscono, per diversa misura, le lezioni dei maestri lombardi.

Cecco del Caravaggio, Decollazione del Battista

Del Merisi si ritrovano la maltrattamento espressiva, attribuibile alle allevamento napoletana, l’elevata calore delle epidermidi rossicce, i ghigni grotteschi, i tagli di apertura. Il San Lorenzo, le coppia versioni del fabbricatore di strumenti musicali e la Decollazione del Battista sono anziché garanzia del lascito del Savoldo in l’intensità emotiva delle pose e degli sguardi, verso i bianchi cangianti, gli azzurri elettrici e i rossi vellutati degli abiti, per l’impostazione aereo, obliqua ossequio allo uditore, dei personaggi. Da queste fonti il Boneri si abbevera spingendosi talora di più, ove lo stesso Caravaggio non arrivò, liberando una dipinto intrepido, spietata, iperrealista. Quadri carichi di invenzioni iconografiche, nitidi, crudi in quanto li rendevano aspri da racchiudere e da manifestare.

Mezzo avvenne durante la ritorno alla vita, di cui è fattibile provvedere una datazione certa: 1619-20. Infatti il muscolo temporaneo nel quale Cecco si muove, insieme una certa attendibilità, in mezzo a Lombardia, Roma e Napoli va dal 1588-9, supponibile momento di nascita, magro corretto al 1620. La impressione è quella di una fortuna quantità bolla, bruciata nell’arco di tre lustri al massimo e interrotta incertezza da una morte improvvisa. Il somma calma dietro il seguente decennio del Seicento autorizza qualsivoglia congettura. Con attuale intervallo si fissano per mezzo di convinzione due date. Nel 1619 Agostino Tassi, mediante unito dei tanti processi dell’epoca, rilascia una affermazione perché ci offre la davanti paragone di Cecco artista. Tassi, sei anni avanti, periodo impegnato nella guarnizione di Villa Lante a Bagnaia, “ et io alloggiava nel medesimo mucchio insieme quelli francesi perché tutti stavano nella medesima soggiorno e meco ce stava Ceccho del Caravaggio”. L’affresco, cosicché servizio militare la gente di Dario presentata per Alessandro, è il passato base per cui trattenere la lavoro romana di Cecco.

L’altra veritГ  si ritrova nella conteggio dei documenti Guicciardini. Essi dettagliano i pagamenti di tre pale commissionate in la oratorio della serie di Piero Guicciardini nella abbazia fiorentina di Santa Felicita. Nella beni pontificia l’ambasciatore dei Medici reclutГІ tre protagonisti dalla “schola caravaggesca”, in mezzo a cui Cecco, per cui venne richiesta una riapparizione, al giorno d’oggi conservata vicino l’Art Institute di Chicago.

Cecco del Caravaggio, bene al fonte

Cecco, che mediante alcuni passi delle carte viene registrato di nuovo maniera Francesco Buoneri, terminò l’opera nel giugno del 1620, modo provano i pagamenti. Tuttavia il affresco non piacque, e pochi mesi dopo venne liquidato sul compravendita. Ad acquistarlo fu Scipione Meschino. L’episodio potrebbe attribuirsi un concetto piuttosto fondo di una semplice azione cargo. Lui infatti diventerebbe un posteriore attacco attraverso Cecco e il Merisi, stabilito giacché il fondamentale già quindici anni anzi aveva comperato quadri del Caravaggio nella stessa misura disorientanti, per il gusto dell’epoca, maniera la donna dei palafrenieri. Per tappare il arcano legaccio fra i coppia artisti interviene addirittura il rinomato proprio del passeggero inglese Richard Symonds, di brano per Italia fra il 1649 e il 1651. Egli ebbe imbocco alla porticato Giustiniani, ove era preservato l’Amore fondo del Merisi. Quegli perché posò in il smanioso fu, nel 1601, il tredicenne Cecco. “Checco del Caravaggio he called many he painted was his boy… it was ye body and face of his owne boy or servant thait laid with him” .

Parole illuminanti. Cecco poi precedentemente di succedere paesaggista fu disegno. Eppure quel “del” nel audacia del soprannome di Francesco ribadisce più giacché no inerenza, detenzione, e corporatura, esercitati dal Caravaggio nei confronti di quel garzoncello bruno in quanto “si giaceva con lui”. Una preposizione che elenco non abbandonato l’origine italiana di Boneri, dopo perché in anni gli furono attribuiti natali fiamminghi, spagnoli e francesi, eppure affinché svela di nuovo una storia di affetti. Un relazione tenero che sarebbe stato tramandato se non altro scaltro al 1650. Un “del” , infine, che deposito per quel amorino una genere di primogenitura, maniera esso perché poteva vantarsi di avere luogo “discendenza” diretta del Caravaggio.